Ho decifrato il 666 sui testi in lingua originale

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Re: Ho decifrato il 666 sui testi in lingua originale

Attilio
Riprendiamo allora l'esame di Apocalisse 17. Come dicevo più indietro, in questo capitolo l'apostolo Giovanni fornisce molti dettagli che permettono di individuare la prima Bestia.
Se permettete, citerò i passaggi maggiormente interessati.

1  E uno dei sette angeli che aveano le sette coppe venne, e mi parlò dicendo: Vieni; io ti mostrerò il giudicio della gran meretrice, che siede su molte acque

 2  e con la quale hanno fornicato i re della terra; e gli abitanti della terra sono stati inebriati del vino della sua fornicazione.

 3  Ed egli, nello Spirito, mi trasportò in un deserto; e io vidi una donna che sedeva sopra una bestia di colore scarlatto, piena di nomi di bestemmia e avente sette teste e dieci corna.

 4  E la donna era vestita di porpora e di scarlatto, adorna d’oro, di pietre preziose e di perle; aveva in mano un calice d’oro pieno di abominazioni e delle immondizie della sua fornicazione,

 5  e sulla fronte avea scritto un nome: Mistero, Babilonia la grande, la madre delle meretrici e delle abominazioni della terra. place

 6  E vidi la donna ebbra del sangue dei santi e del sangue dei martiri di Gesù. E quando l’ebbi veduta, mi maravigliai di gran maraviglia.

 7  E l’angelo mi disse: Perché ti maravigli? Io ti dirò il mistero della donna e della bestia che la porta, la quale ha le sette teste e le dieci corna.

 8  La bestia che hai veduta era, e non è, e deve salire dall’abisso e andare in perdizione. E quelli che abitano sulla terra i cui nomi non sono stati scritti nel libro della vita fin dalla fondazione del mondo, si maraviglieranno vedendo che la bestia era, e non è, e verrà di nuovo.

 9  Qui sta la mente che ha sapienza. Le sette teste sono sette monti sui quali la donna siede;

 10  e sono anche sette re: cinque son caduti, uno è, e l’altro non è ancora venuto; e quando sarà venuto, ha da durar poco.

 11  E la bestia che era, e non è, è anch’essa un ottavo re, e viene dai sette, e se ne va in perdizione.

 12  E le dieci corna che hai vedute sono dieci re, che non hanno ancora ricevuto regno; ma riceveranno potestà, come re, assieme alla bestia, per un’ora.

 13  Costoro hanno uno stesso pensiero e daranno la loro potenza e la loro autorità alla bestia.

 14  Costoro guerreggeranno contro l’Agnello, e l’Agnello li vincerà, perché egli è il Signor dei signori e il Re dei re; e vinceranno anche quelli che sono con lui, i chiamati, gli eletti e fedeli.

 15  Poi mi disse: Le acque che hai vedute e sulle quali siede la meretrice, son popoli e moltitudini e nazioni e lingue.

 16  E le dieci corna che hai vedute e la bestia odieranno la meretrice e la renderanno desolata e nuda, e mangeranno le sue carni e la consumeranno col fuoco.

 17  Poiché Iddio ha messo in cuor loro di eseguire il suo disegno e di avere un medesimo pensiero e di dare il loro regno alla bestia finché le parole di Dio siano adempite.

 18  E la donna che hai veduta è la gran città che impera sui re della terra.

Cercheremo ora di fare chiarezza. Cercherò di farla nei limiti del possibile, trattandosi di un argomento non molto facile da interpretare.

In questo passaggio vediamo una donna e una Bestia.
La Bestia è di colore scarlatto e la donna è VESTITA di indumenti di colore porpora e scarlatto. Ciò significa che la donna è una figura che rappresenta entità che possano "indossare" dei vestiti, mentre la Bestia non "indossa", ma "è" di colore scarlatto.
La donna potrebbe dunque rappresentare dei personaggi umani che si "vestono" di porpora e scarlatto e fanno parte di un'organizzazione che Giovanni dice essere piena di nomi di bestemmia e che si è insediata su sette monti.
Gli abiti con cui i personaggi si vestono sono sontuosi, fatti con stoffe adorne d'oro e di pietre preziose. Si tratta di personaggi che "maneggiano" dei calici.
Questi personaggi sono colpevoli di aver ucciso i martiri della fede in Gesù Cristo.
Potrebbe allora trattarsi dell'impero romano e delle persecuzioni, ma i dettagli contenuti nei capitoli successivi fanno scartare quest'ipotesi, come vedremo tra breve.
La "donna", inoltre, ha potere su molte acque, e queste acque sulle quali siede la meretrice, son popoli e moltitudini e nazioni e lingue.
I Riformatori collegavano queste descrizioni alla chiesa cattolica romana:
I sette monti o colli, che dir si voglia,
i suoi rappresentanti "porporati",
i calici,
le persecuzioni e l'inquisizione,
la bestemmia di chi si fa chiamare Padre Santo, che è lo stesso nome di Dio, quello con il quale Gesù si rivolge al Padre,
la bestemmia di chi adora, prega e rende il culto a delle creature angeliche o terrenali, infrangendo il secondo comandamento (l'ho citato più sopra) ed infrangendo anche il comandamento che Gesù dà alla samaritana in Giovanni 4:23-24, ed infrangendo nel contempo l'ordine che Gesù dà a Satana, quando gli ordina: "Adora Dio ed a lui solo rendi il culto",
la fornicazione spirituale di chi si inginocchia davanti a delle statue che Isaia definisce pezzi di legno abominevoli (Isaia 44). Cito il passaggio:

9  Quelli che fabbricano immagini scolpite son tutti vanità; i loro idoli più cari non giovano a nulla; i loro propri testimoni non vedono, non capiscono nulla, perch’essi siano coperti d’onta.

 10  Chi è che fabbrica un dio o fonde un’immagine perché non gli serve a nulla?

 11  Ecco, tutti quelli che vi lavorano saranno confusi, e gli artefici stessi non sono che uomini! Si radunino tutti, si presentino!… Saranno spaventati e coperti d’onta tutt’insieme.

 12  Il fabbro lima il ferro, lo mette nel fuoco, forma l’idolo a colpi di martello, e lo lavora con braccio vigoroso; soffre perfino la fame, e la forza gli vien meno; non beve acqua, e si spossa.

 13  Il falegname stende la sua corda, disegna l’idolo con la matita, lo lavora con lo scalpello, lo misura col compasso, e ne fa una figura umana, una bella forma d’uomo, perché abiti in una casa.

 14  Si tagliano de’ cedri, si prendono degli elci, delle querci, si fa la scelta fra gli alberi della foresta, si piantano de’ pini che la pioggia fa crescere.

 15  Poi tutto questo serve all’uomo per far del fuoco, ed ei ne prende per riscaldarsi, ne accende anche il forno per cuocere il pane; e ne fa pure un dio e l’adora, ne scolpisce un’immagine, dinanzi alla quale si prostra.

 16  Ne brucia la metà nel fuoco, con l’altra metà allestisce la carne, ne cuoce l’arrosto, e si sazia. Ed anche si scalda e dice: "Ah! mi riscaldo, godo di veder questa fiamma!"

 17  E con l’avanzo si fa un dio, il suo idolo, gli si prostra davanti, l’adora, lo prega e gli dice: "Salvami, poiché tu sei il mio dio!"

 18  Non sanno nulla, non capiscono nulla; hanno impiastrato loro gli occhi perché non veggano, e il cuore perché non comprendano.

 19  Nessuno rientra in se stesso, ed ha conoscimento e intelletto per dire: "Ne ho bruciata la metà nel fuoco, sui suoi carboni ho fatto cuocere il pane, v’ho arrostito la carne che ho mangiata, e farò col resto un’abominazione? e mi prostrerò davanti ad un pezzo di legno?"

 20  Un tal uomo si pasce di cenere, il suo cuore sedotto lo travia, sì ch’ei no può liberare l’anima sua e dire: "Questo che tengo nella mia destra non è una menzogna?"

Il profeta Isaia si riferiva proprio a quelli che trasgrediscono il Secondo Comandamento, il quale comandamento, però, non è quello scritto nel Catechismo della Chiesa Cattolica, perché il vero Secondo Comandamento è quello scritto in ebraico nella Torah! Noi lo abbiamo semplicemente copiato bene o copiato male, cambiato o addirittura annullato!!!

Il Secondo Comandamento, come ho mostrato in precedenza, è quello che riporta la traduzione CEI:

3Non avrai altri dèi di fronte a me.
4Non ti farai idolo né immagine alcuna di quanto è lassù nel cielo, né di quanto è quaggiù sulla terra, né di quanto è nelle acque sotto la terra. 5Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai. Perché io, il Signore, tuo Dio, sono un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione, per coloro che mi odiano, 6ma che dimostra la sua bontà fino a mille generazioni, per quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti.

Ho anche fatto notare che il Primo Comandamento riporta solo ed esclusivamente la dichiarazione divina che attesta la sua identità:
Io (sono) YAHWEH ELOHEKA', che ti trassi dal paese d'Egitto.

Nelle sinagoghe ebree, dove i Comandamenti sono scritti in tavole, i Comandamenti hanno quest'ordine ben preciso. Non avrai altro dio fuori che me, fa parte del secondo Comandamento, non del primo.
Se qualcuno è interessato a vedere la dimostrazione, me lo chieda o cerchi sul web tavole della legge, sinagoga ebrea.
Ovviamente troverà i Comandamenti in ebraico!!! Non credo che gli serva per molto. In ogni caso io posso mandare la tavola con la traduzione.
Il secondo Comandamento, quello che gli ebrei scrivono nella SECONDA RIGA DELLE loro TAVOLE DELLA LEGGE, inizia con "Non avere altri dei nel mio cospetto".

Proseguiamo dunque con gli accertamenti che ci permetteranno di avvalorare o scartare l'ipotesi fatta dai Riformatori, cioè quella secondo cui la Chiesa Cattolica sarebbe l'oggetto della descrizione di Giovanni, quando scrive della Meretrice, cioè della Donna, e scrive della Bestia che la porta.

Per procedere, dobbiamo allora esaminare il capitolo 18, per poi andare avanti con citazioni tratte da altri capitoli.

Interessante, fin qui?

Esamino le Scritture in una prospettiva nuova e diversa, o ripeto fino alla noia cose che tutti gli iscritti a questo forum già sanno a memoria?
Non vorrei essere noioso e ripetere delle cose che sono ben note o arci note ai partecipanti!

Fatemi sapere











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Re: Ho decifrato il 666 sui testi in lingua originale

Tianos
Ripeto anche se noi che interagiamo con te potessimo sapere a memoria tali concetti se bene argomentati son sempre interessanti e mai noiosi. In ogni caso sempre punto di meditazione.

La prima idea che viene infatti e la seguente domanda: la chiesa cattolica quindi ora è attaccata da tutti i fronti perché satana la vuol distruggere o perché siamo nel novero dell'apocalisse e presto perirà?
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Re: Ho decifrato il 666 sui testi in lingua originale

Attilio
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Re: Ho decifrato il 666 sui testi in lingua originale

Attilio

Selected postApr 03, 2023; 10:25pmRe: Ho decifrato il 666 sui testi in lingua originale
Attilioonline
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Carissimo Tianos, ti ringrazio per l'incoraggiamento. Parli di "concetti ben argomentati". Io ho cercato sempre di appoggiare le mie conclusioni sui testi bíblici originali, e quindi sulla grammatica greca, nel caso del nuovo testamento, e di basarli sulla logica che è universale.
Per quanto riguarda la Chiesa Cattolica, quando darò la soluzione dell'enigma, tutto dovrebbe farsi chiaro. Dobbiamo però prima arrivare ad individuare la seconda Bestia.
Poi darò la soluzione dell'indovinello e sarà tutto chiaro. Addurrò anche prove bibliche basate sulla comparazione di versetti e di riferimenti.
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Re: Ho decifrato il 666 sui testi in lingua originale

Attilio
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Re: Ho decifrato il 666 sui testi in lingua originale

Attilio
Esaminiamo allora il capitolo 18.
Qui si parla di una città chiamata Babilonia La Grande, che ha fornicato coi re della terra (v.9) e che quindi è una meretrice spirituale ed è la stessa meretrice di cui parlano i versetti di Ap.17:1,15,16 e 19:2. Questa città è ricetto di uccelli immondi e abominevoli; è ricetto di demoni (v.2). Si è arricchita ed ostenta "magnificenza" (v.19). È sfrenatamente lussuriosa. La lussuria consiste nel non accontentarsi della normale relazione matrimoniale, ma nel cercare relazioni illecite, prematrimoniali o extra matrimoniali. In alcuni casi si parla di lussuria continuata, cioè di "fornicazione", che può essere fisica o anche, come ho già detto, spirituale.
 
Paolo scrive a Timoteo:

1 Timoteo 3:

 1  Certa è questa parola: se uno aspira all’ufficio di Vescovo, desidera un’opera buona.

 2  Bisogna dunque che il Vescovo sia irreprensibile, MARITO DI UNA SOLA MOGLIE, sobrio, assennato, costumato, ospitale, atto ad insegnare,

 3  non dedito al vino né violento, ma sia mite, non litigioso, non amante del danaro,

 4  che governi bene la propria famiglia e tenga i figliuoli in sottomissione e in tutta riverenza

 5  (che se uno non sa governare la propria famiglia, come potrà aver cura della chiesa di Dio?).

Poi scrive anche, in 1Corinzi 7:

2  ma, per evitar le fornicazioni, ogni uomo abbia la propria moglie, e ogni donna il proprio marito.

 3  Il marito renda alla moglie quel che le è dovuto; e lo stesso faccia la moglie verso il marito.

 4  La moglie non ha potestà sul proprio corpo, ma il marito; e nello stesso modo il marito non ha potestà sul proprio corpo, ma la moglie.

 5  Non vi private l’un dell’altro...

Ebbene, la meretrice è invece lussuriosa. Cerca le relazioni illecite. È un covo di "uccelli" (!) abominevoli e immondi...  (v.2).

La Meretrice si dice Regina, e pensa di avere un marito vivente e reale (v.7).

È proprietaria di

 12  mercanzie d’oro, d’argento, di pietre preziose, di perle, di lino fino, di porpora, di seta, di scarlatto; e ogni sorta di legno odoroso, e ogni sorta d’oggetti d’avorio e ogni sorta d’oggetti di legno preziosissimo e di rame, di ferro e di marmo,

Brucia incenso, usa il pane, il vino, e TRAFFICA CON LE ANIME DEGLI UOMINI, rendendo soggetti ANCHE i loro corpi (v.13):

 13  e la cannella e le essenze, e i profumi, e gli unguenti, e l’incenso, e il vino, e l’olio, e il fior di farina, e il grano, e i buoi, e le pecore, e i cavalli, e i carri, e i corpi e le anime d’uomini.

Questa città, questa Babilonia, È LA STESSA BESTIA VESTITA DI PORPORA E DI SCARLATTO DELLA QUALE GIOVANNI HA PARLATO NEI PRECEDENTI CAPITOLI 13 e 17. È LA BESTIA SCARLATTA CHE SALE DAL MARE E SULLA QUALE RISIEDE LA DONNA, ANCH'ESSA, PERÒ, *VESTITA* DI PORPORA E DI SCARLATTO e DESCRITTA IN Ap.17:4.

Notiamo dunque la presenza di due entità bestiali che hanno lo stesso colore. La prima è la Bestia scarlatta, e la seconda è la donna che siede sulla Bestia scarlatta e che è VESTITA di scarlatto e di porpora (Ap.17:3-4).
Entrambe le entità, che sono contraddistinte dallo stesso colore scarlatto del Dragone, saranno DISTRUTTE IN UN ATTIMO.
Si tratterà della distruzione di cui ha appena parlato Tianos?

16  Ahi! ahi! la gran città ch’era vestita di lino fino e di porpora e di scarlatto, e adorna d’oro e di pietre preziose e di perle! Una cotanta ricchezza è stata devastata in un momento.

Vediamo poi che Giovanni, nei versetti 22-24, descrive altre caratteristiche che stavolta sono decisive per l'individuazione della Meretrice/Bestia/Babilonia. Scrive che in questa Gran Città non si daranno più concerti né avranno più luogo rappresentazioni religiose musicali. Essa non si arricchirà più con oggetti d'arte di legno, d'Avorio, d'argento, d'oro, e di qualsiasi altro materiale (v.16).
Giovanni scrive che in essa non vi saranno più persone che macinano il grano o trappisti che producono olio vino e birra (vedi v.13).

 22  E in te non sarà più udito suono di arpisti né di musici né di flautisti né di sonatori di tromba; né sarà più trovato in te artefice alcuno d’arte qualsiasi, né s’udrà più in te rumor di macina.

Ma soprattutto, a conclusione della sua descrizione mirata, Giovanni scrive che in lei non saranno più trovati lumi né candele (che non sono le nostre lampadine, ma le fonti di luce di quell'epoca). E non si udrà più la voce dello sposo quando prende in moglie la sposa né viceversa.

 23  E non rilucerà più in te lumi e candele e non s’udrà più in te voce di sposo e di sposa; perché i tuoi mercanti erano i principi della terra, perché tutte le nazioni sono state sedotte dalle tue malìe,

E scrive che a lei sarà ridomandato il sangue dei profeti che avrebbero voluto rivelare la Verità di Dio, e il sangue dei santi che essa ha perseguitato ed ucciso.

 24  e in lei è stato trovato il sangue dei profeti e dei santi e di tutti quelli che sono stati uccisi sopra la terra.

Vi chiedo a questo punto, perché è di somma importanza ai fini della decifrazione dell'enigma, di rileggere con me, e molto attentamente, tutto il capitolo 18.

Apocalisse 18:
 1  E dopo queste cose vidi un altro angelo che scendeva dal cielo, il quale aveva gran potestà; e la terra fu illuminata dalla sua gloria.

 2  Ed egli gridò con voce potente, dicendo: Caduta, caduta è Babilonia la grande, ed è divenuta albergo di demoni e ricetto d’ogni spirito immondo e ricetto d’ogni uccello immondo e abominevole.

 3  Poiché tutte le nazioni han bevuto del vino dell’ira della sua fornicazione, e i re della terra han fornicato con lei, e i mercanti della terra si sono arricchiti con la sua sfrenata lussuria.

 4  Poi udii un’altra voce dal cielo che diceva: Uscite da essa, o popolo mio, affinché non siate partecipi de’ suoi peccati e non abbiate parte alle sue piaghe;

 5  poiché i suoi peccati si sono accumulati fino al cielo e Dio si è ricordato delle iniquità di lei.

 6  Rendetele il contraccambio di quello ch’ella vi ha fatto, e rendetele al doppio la retribuzione delle sue opere; nel calice in cui ha mesciuto ad altri, mescetele il doppio.

 7  Quanto ella ha glorificato se stessa ed ha lussureggiato, tanto datele di tormento e di cordoglio. Poiché ella dice in cuor suo: Io seggo regina e non son vedova e non vedrò mai cordoglio,

 8  perciò in uno stesso giorno verranno le sue piaghe, mortalità e cordoglio e fame, e sarà consumata dal fuoco; poiché potente è il Signore Iddio che l’ha giudicata.

 9  E i re della terra che fornicavano e lussureggiavan con lei la piangeranno e faran cordoglio per lei quando vedranno il fumo del suo incendio;

 10  e standosene da lungi per tema del suo tormento diranno: Ahi! ahi! Babilonia, la gran città, la potente città! il tuo giudicio è venuto in un momento!

 11  I mercanti della terra piangeranno e faranno cordoglio per lei, perché nessuno compera più le loro mercanzie:

 12  mercanzie d’oro, d’argento, di pietre preziose, di perle, di lino fino, di porpora, di seta, di scarlatto; e ogni sorta di legno odoroso, e ogni sorta d’oggetti d’avorio e ogni sorta d’oggetti di legno preziosissimo e di rame, di ferro e di marmo,

 13  e la cannella e le essenze, e i profumi, e gli unguenti, e l’incenso, e il vino, e l’olio, e il fior di farina, e il grano, e i buoi, e le pecore, e i cavalli, e i carri, e i corpi e le anime d’uomini.

 14  E i frutti che l’anima tua appetiva se ne sono andati lungi da te; e tutte le cose delicate e sontuose son perdute per te e non si troveranno mai più.

 15  I mercanti di queste cose che sono stati arricchiti da lei se ne staranno da lungi per tema del suo tormento, piangendo e facendo cordoglio, e dicendo:

 16  Ahi! ahi! la gran città ch’era vestita di lino fino e di porpora e di scarlatto, e adorna d’oro e di pietre preziose e di perle! Una cotanta ricchezza è stata devastata in un momento.

 17  E tutti i piloti e tutti i naviganti e i marinari e quanti trafficano sul mare se ne staranno da lungi;

 18  e vedendo il fumo dell’incendio d’essa esclameranno dicendo: Qual città era simile a questa gran città?

 19  E si getteranno della polvere sul capo e grideranno, piangendo e facendo cordoglio e dicendo: Ahi! ahi! la gran città nella quale tutti coloro che aveano navi in mare si erano arricchiti con la sua magnificenza! In un momento ella è stata ridotta in un deserto.

 20  Rallegrati d’essa, o cielo, e voi santi, ed apostoli e profeti, rallegratevi poiché Dio, giudicandola, vi ha reso giustizia.

 21  Poi un potente angelo sollevò una pietra grossa come una gran macina, e la gettò nel mare dicendo: Così sarà con impeto precipitata Babilonia, la gran città, e non sarà più ritrovata.

 22  E in te non sarà più udito suono di arpisti né di musici né di flautisti né di sonatori di tromba; né sarà più trovato in te artefice alcuno d’arte qualsiasi, né s’udrà più in te rumor di macina.

 23  E non rilucerà più in te lume di lampada e non s’udrà più in te voce di sposo e di sposa; perché i tuoi mercanti erano i principi della terra, perché tutte le nazioni sono state sedotte dalle tue malìe,

 24  e in lei è stato trovato il sangue dei profeti e dei santi e di tutti quelli che sono stati uccisi sopra la terra.


A questo punto È D'OBBLIGO CHIEDERSI:
AVEVANO RAGIONE I RIFORMATORI AD INDICARE LA CHIESA DI ROMA COME L'OGGETTO DELLA DESCRIZIONE DI GIOVANNI?

E SE NON ERA LA CHIESA CATTOLICA, COS'È CHE POTREBBE FARE COMMERCIO DELLE ANIME, ASSICURANDONE A PAGAMENTO LA DESTINAZIONE?
COS'È CHE NON CELEBRERÀ PIÙ MATRIMONI?
COS'È CHE HA IN ATTO TANTE RICCHEZZE DA RENDERE PAZZESCO IL SOLO PENSARE CHE ESSE POSSANO ESSERE DISTRUTTE IN UN MOMENTO?
COS'È CHE MANDA I SUOI ACCOLITI VESTITI DI PORPORA E SCARLATTO?
COS'È CHE HA PORTATO AVANTI LE INQUISIZIONI PER METTERE A TACERE TUTTI GLI OPPOSITORI, UCCIDENDOLI?
COS'È CHE BRUCIA INCENSI?
COS'È CHE ACCENDE LAMPADE?
COS'È CHE MANEGGIA CALICI?
COS'È CHE È COVO DI PEDERASTI E DI OMOSESSUALI?

CERTO È CHE SE NON È LA CHIESA CATTOLICA, DEV'ESSERE UNORGANIZZAZIONE DIVERSA DALLA CHIEDA CATTOLICA MA CHE NE ABBIA TUTTE LE CARATTERISTICHE, CIOÈ CHE ABBIA TUTTE LE CARATTERISTICHE DESCRITTE DALL'APOSTOLO GIOVANNI IN QUESTE DESCRIZIONI.

Riflettiamo per ora sulla mera "possibilità" che l'organizzazione bestiale descritta in Apocalisse possa essere la Chiesa Cattolica.
In quest'ipotesi, TUTTAVIA,

E ATTENZIONE!!!

la seconda Bestia che sale dalla terra, ed il cui numero è 666 dovrebbe essere intimamente connessa con la prima Bestia (poiché la prima Bestia ha dato alla seconda TUTTO il suo potere e la sua gloria) e dovrebbe inoltre essere un uomo, dato che il suo numero è "numero d'uomo" (ed è il 666).

Allora, per dare anche a voi, che mi seguite, la possibilità di indovinare con estrema immediatezza l'indovinello di Giovanni (che poi è l'enigma di Dio, perché se Giovanni l'avesse ideato o anche solo risolto... l'avrebbe senza dubbio rivelato alla sua chiesa! Ma lui non lo sapeva, anche perché, se l'enigma si riferisce alla Chiesa Cattolica, questa non era ancora nata!!!) ... per darvi, dicevo, la possibilità di risolvere dopo di me l'enigma, vi darò una pista decisiva.

Questa pista è contenuta in Ap. 13:17, cioè nel versetto che precede immediatamente quello in cui leggiamo il numero 666.

Occorre però fare un esame critico del versetto 17 applicando una logica ferrea.

Vi riporto tutto il passaggio dal quale è possibile risolvere completamente l'enigma, applicando la logica all'originale in greco.

Vi cito i versetti e vi dò anche la pista definitiva: applicate la logica a ciò che ho scritto tra due asterischi.

16  E faceva sì che a tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e servi, fosse posto *un marchio sulla mano destra o sulla fronte*;

 17  e che nessuno potesse comprare o vendere se non chi avesse *il marchio, cioè il nome della bestia o il numero del suo nome*.

 18  Qui sta la sapienza. Chi ha intendimento conti il numero della bestia, poiché *è numero d’uomo; e il suo numero è 666*.

Vi ho detto tutto ciò che potevo dire per non rivelare apertamente la risoluzione dell'enigma.
Chi ha sapienza, *conti il numero della Bestia*.
Chi riesce ad intuire come deve procedere per "contare" il numero, avrà risolto l'enigma.

Io non ho avuto bisogno di *contare il numero*.
La soluzione dell'enigma mi è balzata agli occhi nello stesso momento in cui leggevo il testo in lingua originale:
Mia figlia, che è professoressa di greco antico, mi ha detto "Papà... è una genialata!" Mio figlio mi ha detto invece che a lui non interessa sapere la soluzione perché già la sa, avendo avuto da Dio la rivelazione del significato di tutta l'apocalisse.

E voi, volete cimentarvi nel risolvere l'enigma facendo tesoro dei suggerimenti che vi ho scritto?

Giorno 21 aprile terrò a Madrid la seconda conferenza su questo tema. Debbo preparare le proiezioni per la lavagna luminosa, fare un sopralluogo dell'aula di conferenze, organizzare...
 Spero comunque di avere tempo per rivelare anche a voi la soluzione dell'enigma prima della conferenza.

In ogni caso, vi prometto di darvi la soluzione dell'enigma.

Nel frattempo, volete cimentarvi?

Fatemi sapere.
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Re: Ho decifrato il 666 sui testi in lingua originale

Attilio
Nel proporre anche a voi di trovare la soluzione dell'enigma, mi sembra però doveroso avvertirvi che, senza il testo in lingua originale, sarà impossibile per chiunque decifrare l'enigma.

Debbo infatti chiedervi scusa se vi ho suggerito di esaminare i versetti 16, 17 e 18 in una qualsiasi delle tante migliaia di traduzioni che esistono al mondo.

Vi spiego: esaminando una qualsiasi traduzione del versetto 17, potrebbe sì essere possibile fare un'analisi critica e impostare correttamente il problema. Tuttavia, da una QUALSIASI traduzione del versetto 18 è IMPOSSIBILE trovare la soluzione.
È IMPOSSIBILE!

Se volete provare a risolvere l'enigma, dovete, come ho già detto, esaminare in maniera critica il versetto 17.
Proprio nel versetto 17, infatti, Giovanni SUGGERISCE l'interpretazione dell'enigma.

Perdeteci del tempo a leggerlo, a rileggerlo e a riflettere su ciò che c'è scritto e su ciò che c'è scritto "tra le righe", cioè su ciò che è IMPLICITO in ciò che c'è scritto.

E poi, una volta travata la giusta maniera di impostare il problema, SOLO ALLORA leggete il versetto 18. MA DOVETE LEGGERLO NELLA LINGUA ORIGINALE!!!

Quando mi è balzata agli occhi la soluzione, io stavo leggendo il versetto nella collezione Tischendorf.
Ve la cito e vi lascio tempo per riflettere.
Sarei felice se, coi miei suggerimenti, qualcuno trovasse anche lui la soluzione dell'enigma.

Come dice l'apostolo, siamo negli ultimi tempi, ed il mistero dell'empieta' sta per essere rivelato.


 2Tessalonicesi:

 1  Or, fratelli, circa la venuta del Signor nostro Gesù Cristo e il nostro adunamento con lui,

 2  vi preghiamo di non lasciarvi così presto travolgere la mente, né turbare sia da ispirazioni, sia da discorsi, sia da qualche epistola data come nostra, quasi che il giorno del Signore fosse imminente.

 3  Nessuno vi tragga in errore in alcuna maniera; poiché quel giorno non verrà se prima non sia venuta l’apostasia e non sia stato manifestato l’uomo del peccato, il figliuolo della perdizione,

 4  l’avversario, *colui che s’innalza sopra tutto quello che è chiamato Dio od oggetto di culto; fino al punto da porsi a sedere nel tempio di Dio, mostrando se stesso e dicendo ch’egli è Dio*.

 5  Non vi ricordate che quand’ero ancora presso di voi io vi dicevo queste cose?

 6  E ora voi sapete quel che lo ritiene ond’egli sia manifestato a suo tempo.

 7  Poiché il mistero dell’empietà è già all’opra: soltanto v’è chi ora lo ritiene e lo riterrà finché sia tolto di mezzo.

 8  E allora sarà manifestato l’empio, che il Signor Gesù distruggerà col soffio della sua bocca, e annienterà con l’apparizione della sua venuta.

 9  La venuta di quell’empio avrà luogo, per l’azione efficace di Satana, con ogni sorta di opere potenti, di segni e di prodigi bugiardi;

 10  e con ogni sorta d’inganno d’iniquità a danno di quelli che periscono perché non hanno aperto il cuore all’amor della verità per esser salvati.

 11  E perciò Iddio manda loro efficacia d’errore onde credano alla menzogna;

 12  affinché tutti quelli che non han creduto alla verità, ma si son compiaciuti nell’iniquità, siano giudicati.

 13  Ma noi siamo in obbligo di render del continuo grazie di voi a Dio, fratelli amati dal Signore, perché Iddio fin dal principio vi ha eletti a salvezza mediante la santificazione nello Spirito e la fede nella verità.

 14  A questo Egli vi ha pure chiamati per mezzo del nostro Evangelo, onde giungiate a ottenere la gloria del Signor nostro Gesù Cristo.

 15  Così dunque, fratelli, state saldi e ritenete gli insegnamenti che vi abbiam trasmessi sia con la parola, sia con una nostra epistola.

 16  Or lo stesso Signor nostro Gesù Cristo e Iddio nostro Padre che ci ha amati e ci ha dato per la sua grazia una consolazione eterna e una buona speranza,

 17  consoli i vostri cuori e vi confermi in ogni opera buona e in ogni buona parola.


Vi riporto dunque Ap. 13: 18 dalla Collezione MGMT:

Ap. 13:18: ὧδε ἡ σοφία ἐστίν, ὁ ἔχων νοῦν ψηφισάτω τὸν ἀριθμὸν τοῦ θηρίου, ἀριθμὸς γὰρ ἀνθρώπου ἐστιν, καὶ ὁ ἀριθμὸς αὐτοῦ χξς´







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Re: Ho decifrato il 666 sui testi in lingua originale

Tianos
Intanto grazie, per il lavoro svolto anche a nome di chi passera di qua in futuro,
Appena ho un attimo mi divertirò a scervellarmi anche senza alcuna conoscenza del greco.
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Re: Ho decifrato il 666 sui testi in lingua originale

Attilio
Senza conoscere il greco, è comunque possibile scoprire qual è la maniera corretta di IMPOSTARE la soluzione dell'enigma. Non è però possibile risolverlo.
Il versetto 17, in qualsiasi traduzione (purché sia corretta) suggerisce COME impostare l'indovinello. Il versetto 18 ne dà la soluzione.

Faccio un esempio di traduzione incorretta del versetto 17:

IDB:
17  e che niuno potesse comperare, o vendere, se non chi avesse il marchio, o il nome della bestia, o il numero del suo nome.
Questa traduzione, sebbene corretta, non suggerisce chiaramente ciò che suggerisce Giovanni nel greco.

Faccio un altro esempio.

IRB:
17  e che nessuno potesse comprare o vendere se non chi avesse il marchio, cioè il nome della bestia o il numero del suo nome.

Questa traduzione, che è errónea perché contiene una parola di troppo, suggerisce però la maniera corretta di impostare la risoluzione del problema.

Neppure la versione Vulgata latina suggerisce più di quanto suggeriscano le altre traduzioni.
L'impostazione corretta si trova nel greco, in base all'analisi di tutte le opzioni di traduzione di UNA SOLA PAROLA DEL TESTO in lingua originale.

Anche la CEI non dà molto aiuto alla comprensione del vero indovinello.
Sì, perché l'enigma consiste nell'interpretare il numero della Bestia, ma IN BASE ALLE PREMESSE CONTENUTE NEL VERSETTO 17. PER ESSERE PIÙ ESATTI IN UNA PAROLA DEL VERSETTO 17.

Mi impegno, comunque, a dare la soluzione. Però vorrei che qualcuno si cimentasse nel trovarla..
E d'altronde, anche Giovanni fa la stessa cosa: chi ha sapienza, SI SFORZI! *CONTI* il numero della Bestia!

La soluzione è nel testo greco: in una parola del v. 17 e nel significato del verbo "contare", nel versetto 18 (l'esatto significato che troverete consultando un vocabolario greco).


Buon lavoro!



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Re: Ho decifrato il 666 sui testi in lingua originale

Attilio
In reply to this post by Tianos
Post scriptum:
Tianos mi ringrazia per il lavoro svolto.
Preciso: Non ho fatto NESSUN LAVORO per decifrare. Il maggior lavoro l'ho fatto per fornire tutti i dettagli biblici che DIMOSTRANO l'esattezza della soluzione.
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Re: Ho decifrato il 666 sui testi in lingua originale

Tianos
In reply to this post by Attilio
Quindi Se ho ben inteso la chiave di lettura per comprendere e dissipare il versetto 18 e nella differenza del versetto 17 tra "o" che sottintende che marchio e nome e numero siano cosa differenti e "cioè" che invece fa credere che marchio e nome siano la stessa cosa.
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Re: Ho decifrato il 666 sui testi in lingua originale

Attilio
Ha colto nel segno.
Marchio, nome e numero sono la stessa cosa.
Il numero è χξϛ' (666). E così ti ho suggerito la soluzione.
Chi ha intelligenza conti il numero, perché numero d'uomo, e il suo numero è χξϛ' (666).

Con questi input puoi trovare la soluzione dell'enigma.
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Re: Ho decifrato il 666 sui testi in lingua originale

Tianos
Per assonanza di suoni la prima cosa che mi è venuta in mente e il presidente cinese xi jimping, ma non credo sia lui il centro di questo indovinello, infatti hai affermato che è importante "contare".
È importante anche "chi xi stigma"?

Un marchio, un nome e un numero associata ad un uomo

(naturalmente sto scartando tutte le ipotesi più conosciute, dal codice a barre, al conteggio delle lettere di un nome, al civico del trump palace,.a google che ha 3- 6 nel nome ec. ecc.)

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Re: Ho decifrato il 666 sui testi in lingua originale

Attilio
Non devi rivolgerti alla cabala! Solo devi applicare l'intelligenza.
La cabala può solo portare ad una delle INFINITE SOLUZIONI POSSIBILI. Basta iniziare il calcolo cabalistico assumendo per vera una ben determinata premessa; ma, come ti renderai conto applicando la logica... siccome di premesse ne puoi fare infinite, tu stesso potrai arrivare ad infinite soluzioni! E non potrebbero essere tutte vere!
Figuriamoci poi le infinità di infinità di soluzioni che possono trovare i miliardi di persone che vivono sulla terra e che possono assumere come vere ognuno infinite premesse.
Lascia perdere la cabala. Lasciala agli illuminati!
La decriptazione dell'enigma e sí il frutto di un'illuminazione (qui sta la sapienza), ma è anche frutto dell'intelligenza intesa come capacità mentale.
Ti do le definizioni Strong di Sofia e di Nous.

SOFÍA
G4678
Original: σοφία

Transliteration: sophia

Phonetic: sof-ee'-ah

Thayer Definition:

wisdom, broad and full of intelligence; used of the knowledge of very diverse matters
the wisdom which belongs to men
spec. the varied knowledge of things human and divine, acquired by acuteness and experience, and summed up in maxims and proverbs
the science and learning
the act of interpreting dreams and always giving the sagest advice
the intelligence evinced in discovering the meaning of some mysterious number or vision
skill in the management of affairs
devout and proper prudence in intercourse with men not disciples of Christ, skill and discretion in imparting Christian truth
the knowledge and practice of the requisites for godly and upright living
supreme intelligence, such as belongs to God
to Christ
the wisdom of God as evinced in forming and executing counsels in the formation and government of the world and the scriptures
Origin: from G4680

TDNT entry: 14:45,1

Part(s) of speech: Noun Feminine

Strong's Definition: From G4680; wisdom (higher or lower, worldly or spiritual): - wisdom.

----------------------------

NOUS

G3563
Original: νοῦς

Transliteration: nous

Phonetic: nooce

Thayer Definition:

the mind, comprising alike the faculties of perceiving and understanding and those of feeling, judging, determining
the intellectual faculty, the understanding
reason in the narrower sense, as the capacity for spiritual truth, the higher powers of the soul, the faculty of perceiving divine things, of recognising goodness and of hating evil
the power of considering and judging soberly, calmly and impartially
a particular mode of thinking and judging, i.e thoughts, feelings, purposes, desires
Origin: probably from the base of G1097

TDNT entry: 19:51,6

Part(s) of speech: Noun Masculine

Strong's Definition: Probably from the base of G1097; the intellect, that is, mind (divine or human; in thought, feeling, or will); by implication meaning : - mind, understanding. Compare G5590.

-----------------------------

Provaci ancora!


16  E faceva sì che a tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e servi, fosse posto un marchio sulla mano destra o sulla fronte;

 17  e che nessuno potesse comprare o vendere se non chi avesse il marchio, cioè il nome della bestia o il numero del suo nome.

 18  Qui sta la SAPIENZA. Chi ha intendimento conti il numero della bestia, poiché è numero d’uomo; e il suo numero è 666.

LA SAPIENZA!
LA SOFÍA!

Devi avere SOFÍA!
Devi avere INTENDIMENTO!
Devi riuscire a *CONTARE*!
Devi riflettere sul coinvolgimento che potrebbe avere il fatto che il numero è numero *D'UOMO*.
Devi trovare un marchio (il marchio della Bestia) che sia anche il nome della Bestia e che sia anche il numero 666.

È l'uovo di Colombo!

Sai leggere il greco?

Leggendo il greco ho tardato un attimo (meno di un secondo) a trovare la chiave, e 3 minuti a risolvere completamente l'enigma, ma con l'aiuto del vocabolario, perché il nome completo del marchio non mi veniva in mente.

Dandoti queste specificazioni, ti sto porgendo la soluzione in un piatto d'argento!

Badiamo bene: la soluzione è SOLO IN MINIMA PARTE frutto di un'illuminazione, ma è frutto soprattutto dell'applicazione della MENTE. È frutto della conoscenza, è frutto dei 35 anni di studio del Nuovo Testamento, fatto anche nella sua lingua originale.
Se non avessi avuto le poche nozioni di greco che ho (e basta un'infarinatura) non avrei mai potuto cavare il ragno dal buco. MAI!

Sì, è vero, ci vuole l'illuminazione, perché altrimenti non si spiegherebbe come IN DUEMILA ANNI I MILIONI DI ERUDITI PIÙ ERUDITI DI ME non abbiamo saputo decifrare l'enigma  (o non l'abbiamo POTUTO decifrare perché Dio non l'ha voluto).

Io non lo so perché, ma quando saprai la soluzione dovrai accettare che è l'unica possibile.

Vorrei però che partecipassero al colloquio anche altre persone.

Siamo io, mammeta e tu!

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Re: Ho decifrato il 666 sui testi in lingua originale

BiElle
buongiorno Attilio e grazie del tuo lavoro.

Non mi cimento a tradurre dal greco e/o ad azzardare ipotesi, Aspetto di conoscere la tua, pero'!

Comunque, se come dici tu in "IN DUEMILA ANNI I MILIONI DI ERUDITI PIÙ ERUDITI DI ME non abbiamo saputo decifrare l'enigma" puo' essere che in 2000 anni non si sono mai verificate le condizioni per svelare l'arcano e che pertanto questa Bestia sia identificabile soltanto ai nostri tempi. Quindi potrebbe essere qualcosa legato all'AI, ai computer o a qualche altra diavoleria tecnologica.

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Re: Ho decifrato il 666 sui testi in lingua originale

Attilio
Ringrazio BiElle per l'incoraggiamento.
Cito un versetto bíblico che può mettervi sulla giusta pista.

Parla del MISTERO DELL'EMPIETA'. Collegatelo con il nome della grande Meretrice, MISTERO.


2 Tessalonicesi

 1  Or, fratelli, circa la venuta del Signor nostro Gesù Cristo e il nostro adunamento con lui,

 2  vi preghiamo di non lasciarvi così presto travolgere la mente, né turbare sia da ispirazioni, sia da discorsi, sia da qualche epistola data come nostra, quasi che il giorno del Signore fosse imminente.

(Qui l'apostolo Paolo ci esorta a non lasciarci ingannare da quelle che potrebbero sembrarci "ISPIRAZIONI").
L'uomo, infatti, è portato a convincersi di ciò che non è. Nei movimenti carismatici sentiamo ogni giorno, fino alla noia, migliaia di "profeti" che dicono: "Dio mi ha rivelato questo, questo è quest'altro..." " Dio mi ha ispirato a proclamare questo, questo e quest'altro..."
Di questi profeti ce ne sono a migliaia. Si auto convincono in buona fede oppure ci marciano a scopo di lucro.
Paolo parla di questi profeti e di coloro che si fanno da loro abbindolare. Nomina infatti sia quelli che si dicono "ispirati " sia quelli che si lasciano ingannare dai loro "discorsi" (rileggete il versetto 2).

 3  Nessuno vi tragga in errore in alcuna maniera; poiché quel giorno non verrà se prima non sia venuta l’apostasia e non sia stato manifestato l’uomo del peccato, il figliuolo della perdizione,

Paolo ci assicura che il giorno del ritorno di Cristo non verrà se prima non sia stato manifestato a tutto il mondo "l'uomo del peccato, il figliuolo di perdizione".
Dice che è un ERRORE credere che il giorno del signore possa venire senza che costui sia manifestato.
Chi è questo personaggio?
È colui che siede nel tempio di Dio e dice di essere Dio, facendosi chiamare Dio o Padre Santo, nome con il quale Cristo chiama il Padre.
Quest'empio è chiamato:

 4  l’avversario, colui che s’innalza sopra tutto quello che è chiamato Dio od oggetto di culto; fino al punto da porsi a sedere nel tempio di Dio, mostrando se stesso e dicendo ch’egli è Dio.

Perché è l'avversario?
Perché di oppone a Dio ed alla sua Parola!
Il Comandamento dice: Non ti fare immagini né sculture di Dio e dei santi... non ti prostrare davanti a tali "cose"... e lui invece fa e proporziona tali cose come oggetto di culto!

ESODO 20:

 3  Non avere altri dii nel mio cospetto.

 4  *Non ti fare scultura alcuna né immagine alcuna delle cose che sono lassù ne’ cieli* o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra;

 5  *non ti prostrare dinanzi a tali cose e non servir loro*, perché io, l’Eterno, l’Iddio tuo, sono un *Dio geloso che punisco l’iniquità* dei padri sui figliuoli fino alla terza e alla quarta generazione di "quelli che mi odiano*,

 6  e uso benignità, fino alla millesima generazione, verso *quelli che mi amano* e osservano i miei COMANDAMENTI
(CIOÈ: Il Comandamento vieta l'adorazione e il culto delle creature=chi lo infrange ODIA DIO!)

E Paolo prosegue:

 5  Non vi ricordate che quand’ero ancora presso di voi io vi dicevo queste cose?

 6  E ora voi sapete quel che lo ritiene ond’egli sia manifestato a suo tempo.

Quest'empio è stato coperto fino ad oggi da una cortina di fumo, ma verrà un giorno in cui (come avete letto in Apocalisse), egli verrà distrutto insieme all'organizzazione di cui è il capo
(Ap. 18:16  Ahi! ahi! la gran città ch’era vestita di lino fino e di porpora e di scarlatto, e adorna d’oro e di pietre preziose e di perle! Una cotanta ricchezza è stata devastata in un momento).

Ap 19:20 E la Bestia fu presa, e con lei fu preso il falso profeta che avea fatto i miracoli davanti a lei, coi quali aveva sedotto quelli che aveano preso il marchio della Bestia e quelli che adoravano la sua immagine. Ambedue furon gettati vivi nello stagno ardente di fuoco e di zolfo.
.
Ap 20:10 E il diavolo che le avea sedotte fu gettato nello stagno di fuoco e di zolfo, dove sono anche la bestia e il falso profeta; e saran tormentati giorno e notte, nei secoli dei secoli.

E l'epistola di Paolo prosegue sullo stesso tema di Apocalisse.

 7  Poiché il mistero dell’empietà è già all’opera: soltanto v’è chi ora lo ritiene e lo riterrà finché sia tolto di mezzo.

 8  E allora sarà manifestato l’empio, che il Signor Gesù distruggerà col soffio della sua bocca, e annienterà con l’apparizione della sua venuta.

 9  La venuta di quell’empio avrà luogo, per l’azione efficace di Satana, con ogni sorta di opere potenti, di segni e di prodigi bugiardi;

 10  e con ogni sorta d’inganno d’iniquità a danno di quelli che periscono perché non hanno aperto il cuore all’amor della verità per esser salvati.

 11  E perciò Iddio manda loro efficacia d’errore onde credano alla menzogna;

 12  affinché tutti quelli che non han creduto alla verità, ma si son compiaciuti nell’iniquità, siano giudicati.

Quando vi sarà dato di sapere chi e che cosa si celano dietro queste profezie, rimarrete di sasso.


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Re: Ho decifrato il 666 sui testi in lingua originale

Tianos
Io alla lettura di tali passaggi vi ho immaginato qualcuno che si mostrerà dopo la presa della moschea di al-asqa e/o che da li o dal vaticano o da astana comanderà per un certo periodo sopra una chiesa che parla solo di ciò che si vede.
ma sapere chi vi si celi dietro non riesco proprio a comprenderlo.

(p.s. a Boston alla fine di aprile si terra la prima grande convention dei satanisti)
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Re: Ho decifrato il 666 sui testi in lingua originale

Attilio
La passata domenica, la tradizione cristiana ha celebrato l'ingresso trionfale di Gesù in Gerusalemme, montato sopra un asinello.

Questo era il compimento di una profezia di Zaccaria.

Za 9:9 Esulta grandemente, o figliuola di Sion, manda gridi d’allegrezza, o figliuola di Gerusalemme; ecco, il tuo re viene a te; egli è giusto e vittorioso, umile e montato sopra un asino, sopra un puledro d’asina.

L'evento è riportato nei Vangeli fin dall'inizio:

Mt 21:2 dicendo loro: Andate nella borgata che è dirimpetto a voi; e subito troverete un’asina legata, e un puledro con essa; scioglieteli e menatemeli.

Gli stessi Vangeli riportano la profezia di Zaccaria:

Mt 21:5 Dite alla figliuola di Sion: Ecco il tuo re viene a te, mansueto, e montato sopra un’asina, e un asinello, puledro d’asina.

Questa, tra l'altro, è una delle centinaia di prove che attestano che il Vecchio Testamento contiene la descrizione dettagliata dell'opera di Gesù: dalla sua nascita, alla vita, alla morte e alla sua resurrezione.

Lo stesso Cristo attesta l' della sua morte in vari passaggi, citando, appunto, il Vecchio Testamento:

Mt 16:21 Da quell’ora Gesù cominciò a dichiarare ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrir molte cose dagli anziani, dai capi sacerdoti e dagli scribi, ed esser ucciso, e risuscitare il terzo giorno.

Mc 9:10 Ed essi tennero in sé la cosa, domandandosi fra loro che cosa fosse quel risuscitare dai morti.

Lc 24:7 dicendo che il Figliuol dell’uomo doveva esser dato nelle mani d’uomini peccatori ed esser crocifisso, e il terzo giorno risuscitare.

Gv 20:9 *Perché non aveano ancora capito la Scrittura, secondo la quale egli doveva risuscitare dai morti*.

Sicché, gli Apostoli

Mt 21:7 menarono l’asina e il puledro, vi misero sopra i loro mantelli, e Gesù vi si pose a sedere.

Il Re - così si sarebbe proclamato Gesù davanti a Pilato - faceva pertanto la sua entrata trionfale in Gerusalemme.

Gv 12:15 Non temere, o figliuola di Sion! Ecco, il tuo Re viene, montato sopra un puledro d’asina

Era il preludio di ciò che stava per succedere, avendolo così profetizzato Gesù stesso ai suoi discepoli:

Lc 24:46 Così è scritto, che il Cristo soffrirebbe, e risusciterebbe dai morti il terzo giorno.

E Paolo ribadisce che questo era stato annunziato da TUTTI i profeti del vecchio testamento, essendo questa, per noi, una prova che il Vecchio Testamento parla di Gesù, contrariamente a ciò che credono quelli che non lo ammettono perché non hanno letto i passaggi che lo spiegano apertamente:

Atti 3:18 Ma quello che Dio avea preannunziato per bocca di TUTTI i profeti, cioè, che il suo Cristo (cioè l'Unto di YAHWEH) soffrirebbe, Egli l’ha adempiuto in questa maniera.

Atti 26:23 che il Cristo soffrirebbe, e che egli, il primo a risuscitar dai morti, annunzierebbe la luce al popolo ed ai Gentili.

----------------------

Ho voluto fare queste precisazioni perché l'entrata di Gesù in Gerusalemme, entrata trionfale, doveva rappresentare il preludio della sua altrettanto trionfale vittoria sulla morte.
L'entrata in Gerusalemme costituisce pertanto l'antifona della Passione di Cristo, ed in quest'ottica viene pure vista per quanto riguarda il suo aspetto teologico.

L'entrata in Gerusalemme era il preludio della glorificazione che sarebbe iniziata proprio sulla Croce.
Qualcuno forse dirà: "Umiliazione, semmai!" No, perché io penso che, proprio sulla Croce, nel momento in cui pronunzia la parola "tetèlestai", cioè "tutto è compiuto in maniera perfetta!" (ovviamente la pronunziava in ebraico!), Gesù dichiarava di aver vinto Satana, compiendo la profezia data da Dio ad Adamo nel Protoevangelo di Genesi 3:15.

"... Egli ti schiaccerà il capo, e tu gli ferirai il calcagno..."

La morte di Cristo, pertanto, non faceva parte, a mio parere, del suo stato di umiliazione, ma era il primo atto del suo stato di esaltazione, quello che esercita attualmente nel cielo intercedendo per quelli che credono in lui.

Questo concetto lo esprimo anche nel mio ultimo libro intitolato: "Teología. Un discorso su Dio alla luce delle moderne scoperte scientifiche". Ne dovrebbe essere rimasta qualche copia all'Università Teologica di Milano.
Se qualcuno è interessato, si rivolga al prof.
Marcos Fernández (insegna Cristologia).

A proposito di Cristologia, nello stesso libro di Teología, dimostro che Cristo è *l'UNICO* DIO DEGLI EBREI. Applico la grammatica greca e la logica al parallelo di alcuni versetti, dimostrando l'esattezza della dottrina trinitaria.

Mi accorgo di essermi allontanato dal tema.

Il fatto è che ieri notte, dopo avere scritto per un'ora dando altri suggerimenti logici, utili a trovare la soluzione dell'enigma di Giovanni... ho toccato un tasto per errore, e si è cancellato tutto!

In ogni modo, vorrei che esprimeste un'opinione su questi "interventi fuori tema".
Fatemi sapere se vi interessano le dissertazioni di carattere teologico e dottrinale.



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Re: Ho decifrato il 666 sui testi in lingua originale

BiElle
sempre grazie per i tuoi interventi.

Siccome e' la seconda volta che ti si cancella tutto, perche' non ti scrivi il post su notepad e dopo copi ed incolli?

attendo il finale!
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Re: Ho decifrato il 666 sui testi in lingua originale

Tianos
Concordo su tutto quello che hai detto.
Per ribadire tali concetti anche nei salmi il 21 per la precisione, è narrata la passione.
Poi forse anche Gesù stesso (o lascio detto di dire) disse seguite l'uomo con la brocca d'acqua (per la celebrazione della pasqua) cosa inaudita ai tempi che un uomo andasse al pozzo a prelevare l'acqua e forse un riferimento al segno zodiacale dell'acquario.
Che negli stessi testi ebraici fino al 70 dopo cristo (ossia per 40 anni dopo la morte) l'auspicio della pietra (che serviva a presagire se l'anno sarebbe stato buono e brutto per il volere di Dio con la presa di una pietra bianca o nera) fu nera per 40 anni e per 40 anni ogni mattino le porte del tempio furono trovate spalancate (per indicare che Dio non poteva più essere considerato di un unico popolo? o di non poter essere rinchiuso?) tanto da far scrivere ai rabbini del tempio la supplica a Dio di tornare dal loro, poi la distruzione.

Ma credo che per molti (cosi come persino per gli apostoli) le profezie rimarranno incomprese fino all'ultimo secondo, anche forse e se, quando ci svelerai l'arcano del numero della bestia.

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