Re: Ho decifrato il 666 sui testi in lingua originale

Posted by Attilio on
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Vediamo dunque la descrizione di TRE Bestie: la prima è lo stesso Satana; la seconda è l'organizzazione alla quale Satana ha dato TUTTA la sua potenza (Ap.13:2), e la terza è quella che Giovanni vede salire dalla terra e alla quale la prima Bestia ha trasferito TUTTO il suo potere (Ap.13:12).
Notiamo dunque che esiste un continuo trasferimento di poteri, un flusso satanico che scorre ininterrotto dalla sua persona, essendo trasferito alla prima Bestia e poi alla seconda Bestia attraverso la prima.
La seconda Bestia è proprio quella il cui numero è numero d'uomo ed equivale al nostro 666.

Prima di addentrarci nell'esame dei versetti- chiave che rivelano "a chi ha intelligenza" il marchio e il nome della Bestia, se me lo permettete, vorrei però chiarire alcuni aspetti delle due Bestie che Giovanni vede salire dal mare.
La curiosità è legittima ed è in tema con la decriptazione dell'enigma; infatti, chi ci assicura che, una volta trovata la soluzione dell'enigma, questa soluzione sarà sicuramente corretta e sarà l'unica possibile?

Solo studiando le caratteristiche delle due Bestie, che sono intimamente vincolate, potremo verificare e constatare A POSTERIORI che la nostra soluzione dell'enigma non potrebbe essere diversa da quella che abbiamo trovato.
Al contrario, una volta che abbiamo ben chiare le caratteristiche delle due Bestie, la soluzione che potremo trovare applicando all'analisi testuale la conoscenza del greco e la logica - che è universale - risulterà tanto ovvia che ci chiederemo: "Ma è mai possibile che, in ben duemila anni, nessuno abbia risolto un enigma tanto semplice, tanto ovvio, tanto immediato?"

Parliamo allora della prima Bestia, e vi consiglio di tenere a mano la vostra Bibbia aperta al Apocalisse 13.
La prima Bestia sale dal mare.
Ha SETTE TESTE e dieci corna, e sulle sue corna dieci diademi, e sulle teste nomi di bestemmia.
Il dragone le ha dato la propria potenza e il proprio trono e grande potestà.
Tutti gli abitanti della terra seguono i suoi dettami e così facendo adorano il Dragone. Lo adorano perché ha dato grande potere alla prima Bestia. È proprio il potere quello che induce le persone all'adorazione della prima Bestia e del Dragone.
Alla prima Bestia, inoltre,
 7 le fu dato di far guerra ai santi e di vincerli; e le fu data potestà sopra ogni tribù e popolo e lingua e nazione.
 8  E tutti gli abitanti della terra i cui nomi non sono scritti fin dalla fondazione del mondo nel libro della vita dell’Agnello che è stato immolato, l’adoreranno.

Chi o cosa rappresenta allora questa prima Bestia?
Cosa rappresentano le sette teste?
È forse un'organizzazione militare? No! È un'organizzazione che si accanisce solo contro i credenti, contro i santi.
Ed anche, chi sono quelli che l'adoreranno?
Nel capitolo 17 vedremo cosa rappresentano le sette teste. Intanto, sì possiamo vedere che esiste una classe di persone che si rifiuteranno di adorare la prima Bestia, e sono quelli che Dio ha scritto prima della fondazione del mondo nel libro dell'Agnello che è stato immolato.
Cos'è questo libro? È uno dei due libri in base ai quali ognuno sarà giudicato dopo la sua morte. "È scritto infatti che l'uomo muoia una volta sola, dopo di che viene il giudizio" (Ebrei 9:27).
I due Libri sono: il Libro delle Opere e il Libro della Vita.
TUTTI saremo giudicati SECONDO LE NOSTRE OPERE (Ap.20:12-13). Nel Libro delle Opere sono scritte tutte le opere buone o cattive che abbiamo fatto durante la nostra vita. La Bibbia insegna chiaramente che "per le nostre opere, nessuno sarà giustificato"; infatti, le opere, perfino le nostre buone opere saranno considerate "spazzatura": esse ci condanneranno perché, già che noi abbiamo appoggiato la nostra salvezza sulle ,nostre stesse opere, non le abbiamo però compiute tutte! E come avremmo potuto?
Questo concetto dottrinale sembra un eclatante assurdo. Eppure vi assicuro che lo stesso Gesù insegna proprio in questi termini.
In Matteo 25, in risposta a quelli che gli ribattono "Signore, quando mai t’abbiam veduto aver fame, o sete, o esser forestiero, o ignudo, o infermo, o in prigione, e non t’abbiamo assistito?"Gesù risponderà loro dicendo:

 45  In verità vi dico che in quanto non l’avete fatto ad uno solo di questi minimi, non l’avete fatto neppure a me".

Per quelli che non sono stati iscritti nel Libro della Vita non varranno le molte opere buone che hanno fatte, perché il motivo della condanna sarà che non le hanno fatte tutte!

C'è un refrain che dice: "Chi fa cento e non fa l'uno perde il cento e pure l'uno".

Ebbene, per alcuni, cioè per quelli che confidavano nelle loro opere, esse non varranno nulla, neanche quelle buone, perché non le hanno fatte tutte!

 46  "E questi se ne andranno a punizione eterna..."

Che succede allora con i giusti che vanno a vita eterna? (Matteo 25:46). Hanno forse fatto TUTTE le opere buone possibili e immaginabili?
Certamente no! Tuttavia il metro di giudizio che Gesù applicherà nei loro confronti sarà totalmente differente. Sarà basato SEMPRE E COMUNQUE SULLE OPERE, ma per i "benedetti del Padre suo" il metro di giudizio sarà l'aver fatto sia pure UNA SOLA BUONA OPERA.
Gesù, infatti, dirà loro:

"Venite, voi, i benedetti del Padre mio; eredate il regno che v’è stato preparato sin dalla fondazione del mondo.

 35  Perché ebbi fame, e mi deste da mangiare; ebbi sete, e mi deste da bere; fui forestiere, e m’accoglieste;

 36  fui ignudo, e mi rivestiste; fui infermo, e mi visitaste; fui in prigione, e veniste a trovarmi.

 37  Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai t’abbiam veduto aver fame e t’abbiam dato da mangiare? o aver sete e t’abbiam dato da bere?

 38  Quando mai t’abbiam veduto forestiere e t’abbiamo accolto? o ignudo e t’abbiam rivestito?

 39  Quando mai t’abbiam veduto infermo o in prigione e siam venuti a trovarti?

 40  E il Re, rispondendo, dirà loro: In verità vi dico che in quanto l’avete fatto AD UNO SOLO di questi miei minimi fratelli, l’avete fatto a me.

Dovete scusarmi se sembra che vada fuori tema, ma talvolta lo faccio perché so che molti credono di essere salvati per opere, mentre invece chiunque può leggere Isaia 64:6: "E noi siamo stati tutti quanti come una cosa immonda, e *tutte le nostre opere di giustizia* sono state come un panno lordato; laonde siamo tutti quanti scaduti come una foglia, e le nostre iniquità ci hanno portati via come il vento".
Ed anche l'apostolo Paolo scrive in Romani 3:
"10  siccome è scritto: Non v’è alcun giusto, no, neppur uno.
................
 19  Or noi sappiamo che tutto quel che la legge dice, lo dice a quelli che son sotto la legge, affinché ogni bocca sia turata, e tutto il mondo sia sottoposto al giudizio di Dio;

 20  poiché per le opere della legge nessuno sarà giustificato al suo cospetto".

Ed in effetti, se riprendiamo Ap. 20, le cose ci appariranno chiare:

 11  Poi vidi un gran trono bianco e Colui che vi sedeva sopra, dalla cui presenza fuggiron terra e cielo; e non fu più trovato posto per loro.

 12  E vidi i morti, grandi e piccoli che stavan ritti davanti al trono; ed i libri furono aperti; e un altro libro fu aperto, che è il libro della vita; e *i morti furon giudicati dalle cose scritte nei libri, secondo le opere loro*.

 13  E il mare rese i morti ch’erano in esso; e la morte e l’Ades resero i loro morti, ed essi *furon giudicati, ciascuno secondo le sue opere*.

(ripete due volte questo concetto)

 14  E la morte e l’Ades furon gettati nello stagno di fuoco. Questa è la morte seconda, cioè, lo stagno di fuoco.

 15  E SE QUALCUNO NON FU TROVATO SCRITTO NEL LIBRO DELLA VITA fu gettato nello stagno di fuoco.

Il giudizio sarà dunque impostato sulle opere, ma... IL VERDETTO DI ASSOLUZIONE O CONDANNA non dipenderà dalle opere, ma da ciò che Dio ha scritto prima della fondazione del mondo in un suo Libro che è quello della Vita.

Se qualcuno aspira a ricevere maggiori dettagli biblici che corroborano ciò che affermo, potrei citare Romani 9, dove l'apostolo Paolo spiega la dottrina dell'Elezione Sovrana. Oppure me lo chieda e sarò lieto di rispondere.

Proseguiamo però con l'indagine sulla prima Bestia.

Ma per questo vi rimando alla prossima volta.

A presto, se Dio vuole.