Filemazio Ceionio è l'interessante protagonista della canzone Bisanzio di Francesco Guccini, dell'album Metropolis del 1981.
Un filosofo bizantino minore, del quale ho fatto ricerche per qualche anno, ma trovando ahimé ben poche fonti storiche, trovai poche righe di un tizio con questo nome che fu ministro del tesoro sotto l'imperatore valentiniano, ma questo è quanto. il Filemazio gucciniano fa il verso a Procopio di Cesarea e alla sua storia segreta, e denuncia le barbarie e le ingiustizie commesse dall'imperatore durante il suo regno nel V secolo d.C. probabilmente un antico membro dell'ordine ermetico, Filemazio era un astrologo, un medico e un matematico che si interrogava di fronte agli assurdi sconvolgimenti dell'epoca storica in cui viveva. qua accludo link e testo della canzone: https://www.youtube.com/watch?v=J8qUQJzooiU Anche questa sera la luna è sorta Affogata in un colore troppo rosso e vago Vespero non si vede, si è offuscata La punta dello stilo si è spezzata Che oroscopo puoi trarre questa sera, mago? Io, Filemazio, protomedico, matematico, astronomo Forse saggio Ridotto come un cieco a brancicare attorno Non ho la conoscenza od il coraggio Per fare questo oroscopo, per divinar responso E resto qui a aspettare che ritorni giorno E devo dire, devo dire Che sono forse troppo vecchio per capire Che ho perso la mia mente in chissà quale abuso od ozio O stan mutando gli astri nelle notti d'equinozio O forse io, forse io Ho sottovalutato questo nuovo dio Lo leggo in me e nei segni che qualcosa sta cambiando Ma è un debole presagio che non dice come e quando Me ne andavo l'altra sera quasi inconsciamente Giù al porto Bosforeion là dove si perde La terra dentro al mare fino quasi al niente E poi ritorna terra, e non è più occidente Che importa a questo mare essere azzurro o verde? Sentivo i canti osceni degli avvinazzati Di gente dallo sguardo pitturato e vuoto Ippodromo, bordello e nordici soldati Romani e Greci urlate dove siete andati Sentivo bestemmiare in alamanno e in goto Città assurda, città strana Di questo imperatore sposo di puttana Di plebi smisurate, labirinti ed empietà Di barbari che forse sanno già la verità Di filosofi e di etere Sospesa tra due mondi e tra due ere Fortuna e età han deciso per un giorno non lontano O il Fato chiederebbe che scegliesse la mia mano ma Bisanzio è forse solo un simbolo insondabile Segreto e ambiguo come questa vita Bisanzio è un mito che non mi è consueto Bisanzio è un sogno che si fa incompleto Bisanzio forse non è mai esistita E ancora ignoro, e un'altra notte è andata Lucifero è già sorta e si alza un po' di vento C'è freddo sulla torre, o è l'età mia malata Confondo vita e morte e non so chi è passata E copro col mantello il capo e più non sento E mi addormento Curioso che tutto questo si stia avverando a 35 anni di distanza dall'esordio della canzone. Viviamo in tempi terribili e meravigliosi al tempo stesso, che per molte cose richiamano quella grande epoca di sconvolgimenti. anche noi stiam perdendo progressivamente le nostre libertà sotto il dispotismo dei potentati economici. Anche noi siam sospesi "fra due mondi e fra due ere." e io onestamente, proprio come l'antico filemazio, guardo con straniamento i tempi assurdi in cui sto vivendo, dei quali non riesco a comprender il senso ne' ad adattarmici. dietro la maschera del vecchio mago, sono un ragazzo cristiano sardo, di età prossima ai 40 anni. mi dedico alla scrittura e ai videogames e sono appassionato di ogni scienza e disciplina, da quelle fisiche e accademiche a quelle metafisiche come l'astrologia. Detto ciò, saluto tutti quanti, buona serata! Grazie per il sito. Lo sto leggiucchiando pian piano e lo trovo molto interessante. :) |
Ricordo a riguardo, che poco meno di un anno fa, fu letta ad un congresso una denuncia sulla barbaria che imperversava tra i giovani, sulle loro mode sciocche e nefaste, sull'ingratitudine e l'abbandono dei vecchi, sulla corruzione serpeggiante e dittatoriale nella politica: era una lettera di denuncia per il senato romano che pareva esser scritta oggi, invece che duemila anni fa.
|
This post was updated on .
interessante.
mi domando perché la storia sembra che sia ciclica. forse perché la natura umana alla fin fine è sempre la stessa? o anche perché le giovani generazioni non vengono educate fin da piccole ad amare la conoscenza e a comprendere che la storia non tratta di roba vecchia, passata e ammuffita. insomma, se non si impara dagli errori dei predecessori tristemente si è condannati a ripeterli. due millenni e non è cambiato niente. :C a ben pensarci, penso che la questione si possa riassumer in questo modo: l'impero romano durò circa 500 anni. il suo punto di forza fu il fatto che tollerava usi e customi e colture dei popoli membri. la comunità europea si può considerar una sorta di impero romano 2.0, ma non durerà per due motivi. Il primo è che, funzionava fin quando era una CEE. come comunità economica, si rispettavano i confini nazionali e la sovranità dei singoli stati membri, come anche le loro culture. come UE, si è creato un governo centrale, tecnocratico e dispotico che fa e gestisce per tutti i paesi membri. un governo che pensa solo a lucrare finanziaramente, e che non riconosce le radici culturali dell'europa, che affondano le loro basi nel Cristanesimo e nella cultura classica. senza una base culturale solida, e in mano all'influsso del globalismo e del turbocapitalismo il risultato può esser solo una rapida decadenza culturale e morale. e così, l'unione europea, da impero romano 2.0 diventa babilonia 2.0. posso ben immaginare come finirà da qua a poco. temo che entro dieci anni, ma anche meno, tutta l'europa cadrà nella guerra civile. e già in francia non ci manca molto. Comunque, grazie per la risposta, Tianos. Ti ricordi da dove è tratto esattamente l'invettiva sulla decadenza dei customi nell'impero romano che hai estrapolato? :) |
ho cercato di recuperare i testi e i video dove avevo assistito alla lettura della lettera ma non sono riuscito a ritrovarli. per quanto riguarda i destini diell'europa ti consiglio di cercare Irlmaier, Paisos, baba vanga, e rasputin.
Non per ultimo padre pio, che profetizzo il ritorno della monarchia e l'identità del nostro futuro re. |
Giusto, aggiungendo anche le canalizzazione di Gustavo Rol, che per quel che fino a qualche anno fa, pareva essere un futuro assurdo, lo spiritito del vecchio duce profetizzo invece, quello che ora rischiamo di vedere avverarsi nella tragedia.
|
In reply to this post by Filemazio Ceionio
Ti ringrazio per i nomi Tianos. Nel tempo libero farò un po' di ricerche su di loro.
Delle profezie di Padre Pio ero già a conoscenza, come anche delle abilità mistiche di rol. so anche che piero angela e il CICAP eran grandi detrattori di Rol. ma so pure che angela è un massone del XXIII grado (una terribile delusione per me scoprirlo dopo esser cresciuto a pane e superquark nella mia infanzia) e che il Cicap è finanzaito dalla rockfeller. Del futuro di Rol, mi sembra che abbia predetto che nel 2100 abbia visto una città italiana completamente disabitata. Conosco abbastanza bene le profezie del Grande Monarca e spero davvero nel suo ritorno quanto prima. Ormai ho capito che la democrazia proprio non funziona. a parte il gioco di parone demoncrazy XD (governo dei diavoli) ma scherzi a parte... il problema è la natura umana, purtroppo. finché invece di pensar davvero al bene collettivo di un popolo un parlamento è formato da centinaia di pescecani buonisolo ad arricchirsi a sbafo del popolo e ad affamarlo, creando crisi ad hoc allo scopo di accentrare sempre più potere, non funzionerà proprio. Purtroppo, l'egoismo è la parte peggiore della natura umana. |
citando qualcuno che non ricordo "Ogni persona che aneli ad una carica pubblica o vi si trovi, sopratutto a livello nazionale, è sicuramente la persona meno adatta a ricoprire tale carica." per prendere potere servono tre cose, cinismo, nessuna morale e essere ricattabile.
|
è vero, Tianos.
saprebbe governar molto meglio come ministro dell'agricoltura un semplice contadino di paese, proprio perche' conosce molto bene e ha vissuto in prima persona i problemi e le sfide della categoria, che non un economista con 3 lauree, un master di marketing, presidente di una coldiretti iscritto a 3 logge e figlio di industriale. sarebbe più logico che i ministeri sian occupati da persone umili e semplici con le corrette competenze professionali del ramo, che dal figlio di papà politicane raccomandato di turno. :C |
Free forum by Nabble | Edit this page |